Mentre l'Unione europea ribadisce il suo proposito di difendere la libertà di culto, da uno dei paesi fondatori della stessa Unione si sentono voci del tutto contrarie a tale principio.
Il candidato-deputato dei liberaldemocratici Verwey - il cui partito VVD e' il piu' grande dell'Olanda, e guida l'attuale coalizione di centrodestra - scrive nel quotidiano de Volkskrant dello scorso 15 aprile, in un articolo dal titolo E adesso vietare anche la circoncisione: "[Con] il disegno di legge per un divieto del macello rituale [consueto tra ebrei ed islamici, ndt], si e' fatto un grande passo in avanti verso lo smantellamento dell'articolo 6 della Costituzione: la libertà di religione. Siccome sopprimere del tutto questo articolo per il momento e' troppo delicato, i diritti speciali di cui finora i credenti godono nei confronti dei non-credenti, dovranno essere tolti uno ad uno".
Il disegno di legge viene sostenuto da tutti i partiti - da destra a sinistra - tranne i partiti di ispirazione cristiana, i quali occupano un quinto dei sedi parlamentari.
Il sacerdote e giurista olandese Michiel Peeters, FSCB ha scritto nel quotidiano Nederlands Dagblad dello scorso 1 giugno a proposito un articolo in cui spiega la progressiva intolleranza da parte della 'religione' ufficiale dell'ateismo (il testo integrale dell'articolo - in neerlandese - si trova anche sul blog dell'autore www.voorhof.net) (cercasi traduttore).